martedì 24 aprile 2012

-Col Bacco recensisce.... Corsia degli incurabili.


Titolo: Corsia degli incurabili
Di Patrizia Valduga
Compagnia: Teatro di Dionisio
Regia di Valter Malosti
Con Federica Fracassi
Genere: Teatro di poesia
Durata: Un'ora e dieci minuti














Una Federica Fracassi in veste del tutto diversa dallo spettacolo “Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, ho 250 euro al mese”, che rimembra l'agonia di una poetessa incurabile . Urla, spasmi e attimi di
sgomento inondano la Casa Cava. Una lampadina ad intermittenza, una sedia a rotelle, giochi di luce e rumori inquietanti costituiscono la scenografia di “Corsia degli incurabili” scritto e diretto da Patrizia Valduga.
Lampi scenici e stridori introducono la Poetessa agli spettatori. Un interminabile monologo colmo di esuberante angoscia, rimpianti di gioventù e invidia bruciante per il mondo che continua a scorrere. Diverse climax s'intersecano tra loro per esplodere in esclamazioni violente che arrivano a sfociare in bestemmie. Una malattia morale sì, ma anche un retrogusto di denuncia verso la malasanità della quale tanta gente ne è vittima impotente: “...i giovani vengono solo per stare apposto con la coscienza”

- Col Bacco

3 commenti:

  1. Adoro Federica Fracassi! Molto bella la recensione e l'intervista a quattr'occhi!!

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  2. Non ho ben capito lo spettacolo..

    Bravi voi però!

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